Denunciate il vostro medico (vaccinatore) perché ha commesso un grave reato
Vi hanno trattato da cavie. E' ora di fargliela pagare. Potrebbero essere richiesti grossi risarcimenti.
Le cose cambiano solo se il popolo smette di essere pecora e si trasforma in lupo.
In questo caso c’è anche la motivazione di potere avere un congruo risarcimento. Occorre però essere uniti, mettere da parte la codardia e soprattutto esigere che venga fatta giustizia. Vi hanno trattato da CAVIE…è ora di fargliela pagare!
💥DENUNCIA il tuo Medico! Che tu abbia avuto o no effetti collaterali, puoi e DEVI denunciare il tuo medico inoculatore e chiedere i danni, perché ha commesso un REATO!
Le ragioni sono semplici.
Il 18 febbraio 2022 è stata presentata una Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-000708/2022 alla Commissione Europea;
“Violazione dell'obbligo di informazione in relazione ai vaccini anti-COVID-19”
In cui venivano evidenziati alcuni fatti:
“L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha recentemente dichiarato che i vaccini anti-COVID-19 devono essere considerati farmaci per i quali serve una prescrizione medica. La Commissione europea, con le decisioni di esecuzione dell'autorizzazione all'immissione in commercio dei vaccini anti-COVID-19, ha previsto nell'Allegato II al Punto B (Condizioni e limitazioni di fornitura e utilizzo) che vi deve essere una prescrizione medica ai fini della legittima applicazione dei vaccini.
Secondo l'AIFA, tali vaccini devono essere soggetti a una valutazione approfondita e a una cauta applicazione, considerato lo stadio sperimentale e, ai fini della loro inoculazione, deve esserci il rilascio di una prescrizione medica limitativa (RRL). Il regolamento (CE) n. 507/2006 prevede che i farmaci vengano autorizzati in via condizionata all'immissione sul mercato solo in assenza di studi preclinici, farmacologici e clinici.
La prescrizione medica deve essere riferita alla situazione di ogni individuo dopo che questo è stato adeguatamente informato dal medico vaccinatore (articolo 8 del regolamento (CE) n. 507/2006 - articolo 5 della Convenzione di Oviedo) sulla natura, sull'efficacia e sulla sicurezza dei vaccini[1].
Le disposizioni per l'utilizzo legittimo dei vaccini anti COVID-19, secondo il Comitato Internazionale per l'Etica della Biomedicina (CIEB), dovrebbero essere maggiormente considerate[2].
Può la Commissione indicare se ritiene violato l'obbligo di informazione previsto dall'articolo 8 del regolamento (CE) n. 507/2006 e dall'articolo 5 della Convenzione di Oviedo?” - (Link)
Ben 2 mesi dopo arriva la Risposta. Poco importa se nel frattempo tanta gente moriva o soffriva di gravi effetti collaterali!
Risposta di Stella Kyriakides a nome della Commissione europea
Una Commissione Europea che protegge il deretano della “capa” Von der Leyen ed evita una interpellazione parlamentare riguardo ai contratti per l’acquisto di miliardi di euro di dosi Pfizer attraverso degli SMS segreti…la dice lunga sul grado di trasparenza e correttezza.
La risposta non poteva che essere evasiva ma…leggendo bene esce fuori qualcosa di importante!
RISPOSTA:
“I vaccini anti COVID-19 sono stati autorizzati dalla Commissione conformemente al diritto farmaceutico dell'UE, comprese tutte le disposizioni giuridiche del regolamento (CE) n. 507/2006[1]. Le autorizzazioni all'immissione in commercio dei vaccini anti COVID-19 sono state rilasciate dalla Commissione sulla base di valutazioni scientifiche effettuate dall'Agenzia europea per i medicinali, ossia solo dopo che ne sono state valutate la qualità, la sicurezza e l'efficacia e il rapporto rischio/beneficio relativo al loro impiego è stato considerato positivo. Le relative decisioni della Commissione specificano le condizioni o limitazioni di fornitura e utilizzo del medicinale, vale a dire se il medicinale è soggetto a prescrizione medica (come nel caso dei vaccini anti COVID-19) o meno, o a prescrizione medica speciale e/o limitativa. Nel contesto delle campagne nazionali di vaccinazione contro la COVID-19, è responsabilità dei medici informare debitamente i pazienti in merito alla sicurezza, all'efficacia e alla qualità dei vaccini. La decisione di vaccinarsi spetta a ciascun individuo, dopo aver consultato il proprio medico in caso di dubbi.
Per quanto riguarda il riferimento specifico all'articolo 8 del regolamento (CE) n. 507/2006, le decisioni della Commissione relative al rilascio delle autorizzazioni all'immissione in commercio condizionate specificano chiaramente che si tratta di un'autorizzazione condizionata. Il riassunto delle caratteristiche del prodotto e il foglietto illustrativo allegati alle decisioni della Commissione indicano anche che il medicinale è stato autorizzato con procedura «subordinata a condizioni». Specificano inoltre che l'Agenzia europea per i medicinali esaminerà almeno annualmente le nuove informazioni sul medicinale e che il riassunto delle caratteristiche del prodotto verrà aggiornato, se necessario. Queste informazioni sono disponibili nel registro dell'Unione dei medicinali” (Link)
COMMENTO:
“è responsabilità dei medici informare debitamente i pazienti in merito alla sicurezza, all'efficacia e alla qualità dei vaccini.” - Si paventa dunque il reato di Truffa aggravata?
I medici vaccinatori ricevevano dei compensi per ogni vaccinazione effettuata però…NON potevano informare alcuno circa la sicurezza, efficacia e qualità dei vaccini per un motivo estremamente semplice: NON ne erano a conoscenza.
Il vaccino infatti era (ed è tuttora) sperimentale. AIFA ha affermato al Tar del Lazio a febbraio 2023 di NON avere i rapporti sulla sicurezza dei vaccini Covid. Gli ingredienti di tali sostanze sono quasi totalmente segreti, fatto salvo per una decina dei circa 200 presenti! NON sono stati fatti i test di genotossicità e cancerogenicità e NESSUNO può sapere ad oggi gli effetti sul lungo periodo e, circa l’efficacia, la stessa Pfizer ha ammesso che NESSUN test è stato fatto sulla efficacia del farmaco nell’impedimento della trasmissione. Di quali informazioni parla allora la Commissione Europea?
L’informazione su questi prodotti è palesemente apparrebbe come una TRUFFA vera e propria in quanto è impossibile.
Ora tocca a voi esigere dei risarcimenti congrui per essere stati costretti a firmare un “Consenso che NON informava” ed essere usati come CAVIE per la farmaceutica.