Gli immigrati. Capro espiatorio di Politici incompetenti ed individui falliti.
Guardiamo alla realtà e non rifugiamoci dietro ai luoghi comuni per ripulirci la coscienza.
Avendo vissuto per 11 anni in Argentina, uno dei paesi invasi dall'immigrazione Italiana, ho cercato di osservare i fatti da punti di vista differenti.
E' importante comprendere che una prassi comune negli esseri umani è quella di auto proclamarsi "giudici" e cercare i difetti altrui per giustificare e/o nascondere i propri fallimenti.
Tra il 1900 e il 1940, circa il 20% della popolazione italiana è emigrata, con un picco tra il 1901 e il 1910 e una diminuzione negli anni successivi.
Tra il 1901 e il 1910, quasi 5,6 milioni di italiani emigrarono. Questo fenomeno fu principalmente dovuto a fattori economici, come la scarsità di risorse e la povertà, e a fattori sociali.
Tra il 1900 e il 1940, l'Italia visse la cosiddetta "grande emigrazione", con circa 9 milioni di italiani che lasciarono il Paese, prevalentemente dal Sud (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), diretti verso Stati Uniti, Argentina, Brasile.
Criminalità organizzata vs. microcriminalità: La criminalità italiana all'estero è spesso associata alla mafia, specialmente siciliana, che iniziò a strutturarsi in città come New York e New Orleans.
Tra il 1892 e il 1924, circa 5-6 milioni di italiani immigrarono negli Stati Uniti, molti passando per Ellis Island.
Ad esempio, a New Orleans, su una comunità di decine di migliaia di italiani, solo una minoranza era legata a famiglie mafiose come i Matranga, eppure l'intera comunità era stigmatizzata.









Le aziende europee che sfruttano le risorse del sottosuolo africano sono diverse e variano in base alla regione e al tipo di risorsa. Alcune delle più note includono aziende che estraggono oro, diamanti, rame, petrolio, gas, e altri minerali. L'Africa è ricca di questi minerali, con l'oro, i diamanti e il rame che si trovano in gran quantità in molti paesi dell'Africa Occidentale e Australe.
Ma lo sfruttamento non si ferma là. Riguarda anche le aziende minerarie, petrolifere e gassifere, di costruzione e infrastrutture...
Aziende italiane
ENI (Italia):
Settore: Petrolio e gas.
Paesi: Mozambico, Angola, Congo, Nigeria, Libia, Algeria.
Critiche: ENI è stata accusata di contribuire al "neocolonialismo" attraverso lo sfruttamento intensivo delle risorse, con benefici limitati per le popolazioni locali, e di operare in contesti di instabilità politica senza adeguate garanzie per i diritti umani
Altre aziende italiane:
Tozzi, Tampieri, Sogein, Maccaferri: Queste imprese, meno conosciute, operano in paesi come Madagascar, Senegal e Mozambico, principalmente per la produzione di biocarburanti e lo sfruttamento di terreni per risorse naturali. Ad esempio, Maccaferri ha acquisito terreni in Mozambico per progetti agro-industriali.
Settore: Biocarburanti, estrazione mineraria, costruzioni.
Critiche: Queste aziende sono spesso coinvolte nel fenomeno del land grabbing, che comporta l'acquisizione di grandi appezzamenti di terra, con impatti negativi sulle comunità locali, come la perdita di sovranità alimentare e lo sfollamento.
Altre aziende europee
Shell (Regno Unito/Paesi Bassi):
Settore: Petrolio e gas.
Paesi: Nigeria, Mozambico, Sudafrica.
Critiche: Shell è stata accusata di corruzione, inquinamento ambientale (ad esempio, sversamenti di petrolio in Nigeria) e di operare in contesti di conflitto senza adeguate misure di sostenibilità. Secondo post su X, Shell ha affrontato accuse di soborni in Nigeria.
TotalEnergies (Francia):
Settore: Petrolio, gas, minerali.
Paesi: Mozambico, Repubblica Democratica del Congo (RDC), Angola, Nigeria.
Critiche: L'azienda è stata criticata per il suo impatto ambientale e per il coinvolgimento in zone di conflitto, come nella RDC, dove l'estrazione di cobalto è spesso legata allo sfruttamento del lavoro minorile
Glencore (Svizzera/Regno Unito):
Settore: Estrazione mineraria (cobalto, rame, oro).
Paesi: RDC, Zambia, Sudafrica.
Critiche: È stata accusata di violazioni dei diritti umani, corruzione e di operare in contesti di instabilità senza adeguati controlli sulla filiera produttiva. Il cobalto estratto in RDC è spesso legato al lavoro minorile e a condizioni di lavoro pericolose
Neumann Kaffee Gruppe (Germania):
Settore: Agricoltura (collegata al land grabbing).
Paesi: Uganda.
Critiche: L'azienda è stata coinvolta in un caso di esproprio forzato in Uganda nel 2001, con l'esercito che ha sgomberato villaggi per far spazio a una piantagione. Sebbene l'Alta Corte abbia richiesto compensazioni, il caso evidenzia le pratiche predatorie di alcune aziende europee.
...e sono solo una piccola parte di esempi!
Ora, con quale coraggio, noi, popolo di emigrati, abbiamo il coraggio di girare le spalle a coloro che le nostre aziende e i nostri Governi affamano e che cercano riparo?
Siamo un popolo di codardi che cerca un capro espiatorio per i nostri fallimenti?
E' chiaro che, come dall'Italia emigravano anche i criminali, questo accade dall'Africa o da altri paesi sfruttati da noi occidentali ma vogliamo confermare la nostra natura "fascista"? Quella che considerava gli ebrei portatori di malattie? Quella che appoggiava la "teoria delle razze inferiori"?
Ancora a tanti non è chiaro che il vero nemico è la politica corrotta che scarica le colpe delle sue porcherie sul capro espiatorio di turno.
Purtroppo la discriminazione e il razzismo sono un argomento facilmente assimilabile dalle menti stupide ma proprio questo, dovrebbe fare riflettere chi ha un cervello pensante.
Provate a viaggiare a Mazzara del Vallo...Nelle barche, dove i pescatori passano giorni e notti per 1000 euro al mese non troverete italiani ma africani perché quel lavoro gli italiani non vogliono più farlo. Cosa accadrebbe al settore della pesca italiana, che è trainante, se non ci fosse più manodopera? Cosa dire poi dei campi agricoli? Vedrete quasi solo lavoratori neri...perché sotto il sole, con 40 gradi, noi italiani non vogliamo più lavorarci. Ma lo stesso dicasi nelle acciaierie e in tanti altri settori.
Noi italiani siamo stati stigmatizzati come "mafiosi" per avere esportato un certo numero di criminali che, comunque, erano una minoranza. Vogliamo fare lo stesso con questa povera gente? Abbiamo paura che ci "rubino" il posto di lavoro perché ci riteniamo inferiori?
La forza mediatica dei razzisti e di certi partiti razzisti (che tanto richiamano le "gesta" mussoliniane) è rivoltante.
Torniamo ad essere umani e vederci come esseri viventi e non come appartenenti a specie diverse con gerarchie diverse.
Non dimenticate, la forza della politica corrotta risiede proprio nella separazione e nella discriminazione. La criminalità non è una eredità genetica ma il frutto di politiche clientelari che favoriscono le sperequazioni sociali! Non fatevi abbindolare da chi è il vero nemico del popolo!