Gli ingredienti del Fallimento personale
Prima di parlare del "fallimento" è necessario confrontarsi con il significato che attribuiamo al termine. Il "fallimento", infatti, è, anch'esso, un concetto soggettivo, riflesso di un sistema socio-economico-culturale, al quale abbiamo deciso di adattarci.
Il fallimento è conseguenza di aspettative mancate e le aspettative sono legate a idee non oggettive.
Qualcuno potrà obiettare che un'azienda fallisce se non paga i debiti ma, anche questo, è un concetto legato al sistema socio-economico-culturale. Non pagare un debito non altererà il clima, non creerà un disastro ambientale, non deformerà l'asse terrestre...in quanto il debito, come il credito, come la moneta sono una invenzione sociale che funziona fino a quando si decide di volerci credere.
Se domani, di colpo, 7,2 miliardi di individui (le classi più deboli) decidessero di non pagare più i debiti e di bruciare il denaro...il Sistema economico attuale (che è quello su cui si fonda la super ricchezza di 1% della popolazione) salterebbe immediatamente e debiti e crediti si estinguerebbero nella maniera in cui il popolo decidesse di non crederci più. In questo modo le aziende non potrebbero più fallire nella maniera in cui fallivano prima.
Questo per sottolineare che qualsiasi tipo di fallimento è subordinato alle aspettative che, a loro volta, sono il riflesso di un sistema socio-economico-culturale.
Abbandoniamo, dunque, il campo economico e soffermiamoci su quello umano che ha molta più importanza.
Fallimento=Aspettative Mancate.
Aspettative=Frutto di costruzioni sociali.
Costruzioni Sociali ≠ Verità oggettive
Fallimento≠ Verità oggettiva
Fallimento=Verità Soggettiva che quindi può essere cambiata semplicemente cambiando le impostazioni dell' "interruttore emotivo" e le proprie credenze.
Il Sistema attuale nel quale viviamo, che è quello che favorisce le sperequazioni economiche, lo sfruttamento del lavoro, la colonizzazione mascherata da operazioni di pace, l'iper consumismo e tanti altri eccessi che intossicano l'ambiente umano (sia fisico che emozionale), provoca stress nella popolazione e crea obiettivi e "scopi" che semplicemente rispondono alle sue esigenze.
L'ambiente familiare e le interpretazioni personali, completano poi il quadro distorto delle aspettative che, se non recise rapidamente, contamineranno il nostro futuro e ci condanneranno ad una vita soggiogata a pregiudizi e credenze che altereranno inesorabilmente la nostra emotività e le relazioni con gli altri individui.
Più ne saremo intossicati e più attrarremo individui tossici e tenderemo a ferire chi no lo è.
Patologie come la depressione e il narcisismo sono tipiche di un Sistema sempre più egocentrico e che ha bisogno di alimentarsi di nuovi obiettivi e scopi.
Qualcuno disse: "Se cerchi qualcosa significa che ti manca qualcosa"
Un individuo emotivamente adulto e completo si discosta da ciò che il "Sistema reputa importante" e richiede. Un individuo emotivamente equilibrato sa che il completamento di se stessi non dipende dal mondo esteriore poiché proprio per il fatto che le aspettative del Sistema sono legate a Costruzioni Sociali che mutano nel tempo e nulla hanno di oggettivamente giusto.
La completezza si ottiene proprio attraverso il distacco dal Sistema e la ricerca di una pace interiore che dipende interamente da noi stessi.
Potremmo definire come "fallimento oggettivo" ciò che ci allontana da una situazione di pace interiore. Per usare una metafora, una onda sonora che supera la banda di dissonanza e va in distorsione. Una distorsione indotta proprio dal Sistema socio-economico-culturale nel quale viviamo e al quale decidiamo di sottostare.
La famiglia è la prima "colpevole" dei nostri vuoti emotivi e, di conseguenza, delle nostre psicopatologie. La famiglia è composta da 2 membri (padre e madre) che, a loro volta, hanno subito l'influenza dei loro genitori. Se 2 individui si uniscono e creano un contesto tossico, trasmetteranno i veleni emotivi alla prole e questa li riverserà nel mondo.
L'antidoto al veleno tossico che ha alterato negativamente la nostra psiche e che ci è stato trasmesso, prima di tutto, dalla famiglia, risiede in una operazione di reset emotivo la cui difficoltà di esercizio è direttamente proporzionale al danno che ci è stato inflitto.
Un individuo narcisista, ad esempio, (tra i più difficili da curare), rifiuterà categoricamente di cambiare e troverà infinite scuse (che chiamerà motivazioni reali) per non non farlo.
Il cambiamento, proprio perché esige una "destrutturazione" comporta sofferenza. Più si va avanti con l'età e/o maggiormente profonde sono le ferite emozionali, tanto più difficile e doloroso sarà il processo.
Un individuo narcisista (figura che ho molto studiato e, per certi versi, trovo molto interessante) considererà (o meglio vorrà considerare) assurdo il pensiero espresso in questo post proprio perché diverge totalmente dal suo modo di vedere e di agire.
Un individuo equilibrato, senza ferite emozionali (o con ferite ben rimarginate) è colui che riduce al minimo le aspettative, non ha pregiudizi, si discosta dal pensiero collettivo e dalle costruzioni sociali e il cui scopo di vita è quello di essere in pace.
Se tutti gli individui del mondo fossero così, non ci sarebbero guerre, non ci sarebbero sperequazioni, non ci sarebbe stress, non ci sarebbero discriminazioni e probabilmente non ci sarebbe nemmeno il denaro in quanto ci sarebbe una pura e semplice cooperazione tra i singoli per il sostentamento, il benessere fisico e qualsisi tendenza edonistica non avrebbe terreno fertile nel quale attecchire...(Sarebbe la morte definitiva del Sistema capitalista attuale basato sul consumismo estremo e lo sfruttamento)
Gli ingredienti della ricetta del "fallimento oggettivo", al contrario, sono:
l'attaccamento ad aspettative e pregiudizi.
Considerare che il valore di un individuo dipenda da ciò che si fa e da ciò che si ottiene.
Ritenere giusto che ad ognuno spetti un certo tipi di mansioni.
Attenersi a degli stereotipi.
Tanto più la nostra psiche è compromessa, tanto più gli ingredienti del "fallimento oggettivo" sono presenti.
L'idea che individui che vivono accumulando miliardi di dollari siano personaggi "realizzati" è, anch'essa, frutto della distorsione di un Sistema che vive proprio di questo. Occorre invece chiedersi per quale motivo questi individui non riescono a fermarsi e rinunciare a tutto quello per vivere in serenità, magari in una piccola casetta in un bosco.
Azione-Reazione. Maggiore è il vuoto interiore, più grande sarà la ricerca e l'insoddisfazione.
Al lettore non deve sfuggire il fatto che gli eccessi sono il risultato di scarsezza. Se non ci fossero individui con grandi vuoti emotivi che accumulano ricchezze, non ci sarebbero i poveri. Se non ci fossero individui con grandi vuoti emotivi che procreano per compensarli, saremmo molti meno.
Se ognuno di noi vivesse per l'ottenimento dell'unico scopo che dovremmo avere nella vita, ossia la pace, saremmo molti meno e saremmo felici.