Il valore delle cose. Chi è ricco davvero
Ho ampiamente parlato della stupidità della massa e anche tu che leggi, se suoli comportarti come la maggioranza degli individui o anche stai semplicemente attento al giudizio di questi, non considerarti superiore in quanto ne sei parte integrante.
La stupidità della massa è l’assioma fondamentale dal quale partire per comprendere concetti che, altrimenti, per una mente intelligente, sarebbero incomprensibili. Seguire le mode, adattarsi passivamente alle costruzioni sociali in generale, temere il giudizio altrui…sono tutti comportamenti tipici della massa che, proprio a causa della sua stupidità, è facilmente manipolabile e manovrabile.
Solo una massa di individui incapace di un pensiero logico articolato può permettere la concentrazione attuale di denaro e potere nelle mani di pochissimi soggetti e, ciliegina sulla torta, pensare che questa Elite (In questo caso il miliardario Trump e il più ricco al mondo Musk) possa volere un mondo migliore per la massa che essi sfruttano e grazie alla quale diventano sempre più ricchi e potenti!
Quando si arriva al punto di dare un valore di 100 mila dollari a un BIT (Bitcoin) o 6,2 milioni di dollari a una banana, è chiaro che il valore intrinseco degli elementi non ha più senso in una società oramai costruita su fondamenta di puro edonismo.
In pratica la massa tende ad attribuire un valore in base a quanto pensa che gli altri pensino che quell’oggetto o, in generale, quella “risorsa”, possa valere. Questo concetto potrebbe essere applicato a qualsiasi “elemento” diventi preda del desiderio della folla e della moda del momento (che può anche protrarsi per decenni), fosse anche l’escremento dello scarafaggio.
L’importante è che il Sistema, molto spesso manipolato, decida che quell’oggetto è di valore.
Accade dunque che un BIT valga quanto una casetta in periferia nella quale si può vivere o una Banana valga quanto una mansione con piscina e auto di lusso inclusa….ma non una banana qualsiasi, deve essere la Banana scelta da chi manipola la massa perché il “morto di fame” non può scegliere l’elemento di culto che lo faccia uscire dalla miseria.
L’oggetto di culto, invece, deve essere scelto da chi manipola il sistema (e magari già ne possiede tanti) e la follia della massa (e la sua fede) deve pomparne il valore in modo tale che chi lo possiede o chi ne possiede una gran quantità, possa distinguersi maggiormente da essa i cui individui, invece, come cani randagi affamati, si sbraneranno a vicenda per racimolare le briciole.
Al contrario, la minoranza che si distingue dalla massa e non si lascia trasportare dall’impeto di una corrente che dà valore a ciò che pensa che gli altri pensino che abbia valore, si ferma a riflettere su cosa abbia un reale valore intrinseco e si accorge che è molto lontano da ciò che il Sistema Sociale vorrebbe farle credere.
In qualche modo tendiamo a valorizzare qualcosa in base alla sua scarsità o difficile reperibilità. Per questa ragione in un Sistema Economico Corrotto, chi è ai piani alti solitamente tende ad accumulare un bene in silenzio e poi ne elogia il valore e le qualità (utilizzando le storie e le giustificazioni più varie che possano attrarre l’interesse della folla). Quando la massa si tuffa alla ricerca di questo, alla fine fa proprio il gioco del burattinaio e, a fronte di qualche briciola, lo fa arricchire in modo esponenziale.
Ma quali sono i beni che tendono ad essere sempre più scarsi e il cui reale valore intrinseco è inestimabile? Quali sono quei beni che nessun finanziare, nessun magnate, nessun oligarca, nessuna Banca Centrale o Governo può rendere più abbondanti e che, inesorabilmente e democraticamente, diminuiscono, giorno dopo giorno, per tutti? Per Elon Musk, per Jeff Bezos e per il pecoraro dell’entroterra sardo.
Sono la salute e il tempo!
Sebbene la salute, in qualche modo (solo in qualche modo e in alcuni casi) possa essere rettificata da chi ha un potere economico maggiore, questo non può avvenire per il Tempo, decorso il quale si giunge a quella che Totò, (Antonio de Curtis) definiva “a livella”
Il tempo è uguale per tutti, per il ricco e per il povero e, minuto dopo minuto, giorno dopo giorno, ne abbiamo sempre meno.
A differenza del denaro che può essere stampato all’infinito e dietro al quale si tende a correre (perdendo il tempo), il tempo è in deflazione perenne e, inesorabilmente andrà a zero.
Pensate a quanta gente, per seguire le mode del momento e circondarsi di oggetti il cui valore è semplicemente determinato dalla stupidità umana, lavora e dona ore e ore del proprio tempo ad aziende e datori di lavoro.
In pratica la massa offre merce dal valore inestimabile (il proprio tempo) in cambio di un “bene” (il denaro) che può essere creato all’infinito, che accumula o usa per ottenere beni per lo più inutili per l’ottenimento di una felicità genuina.
Chi pensate sia più ricco?
Elon Musk con i suoi 348 miliardi di dollari che, certamente non userà e che dovrà lasciare ai posteri fra 20/30 anni (sempre che non subentri prima una malattia incurabile) e che continua ad usare il sempre meno tempo che gli resta per accumulare compulsivamente assets inutili per la sua felicità?
Un giovane di 18 anni, (con ancora 70 anni davanti) che vive serenamente, momento dopo momento, senza fretta e senza la necessità di donare compulsivamente il proprio tempo per circondarsi di oggetti inutili o persino di una notorietà (figlia di un Ego invasivo di cui non può fare a meno) che non serviranno al raggiungimento di una felicità genuina?
Avete mai provato ad allontanarvi dal caos cittadino e fare una passeggiata in solitudine in montagna, con uno zainetto, una borraccia d’acqua o un termos con del te o una tisana calda e un panino con un po’ di formaggio, qualche pomodoro e un po’ di lattuga? Ascoltare il fruscio degli alberi e il cinguettio degli uccelli, circondati da innumerevoli odori e rendersi conto che basta davvero poco per essere felici. E rendersi conto che in quel momento stiamo usando il nostro tempo nel miglior modo possibile…per noi stessi e per avere una felicità genuina fine a se stessa.
Molte Costruzioni sociali sono spesso create da chi gestisce il potere e servono a dirottare la massa verso un comportamento prevedibile che procuri un guadagno per la classe elitaria in termini di ricchezza e soprattutto potere. Il denaro è il mezzo, il potere è il fine.
Io ho avuto la fortuna di distaccarmi dalle compagnie e allontanarmi dalle comitive di “amici”. Questo mi ha portato ad allontanarmi dal pensiero collettivo dell’ammirazione del conoscente coll’auto o la villa o il telefono più bello e mi ha spinto al pensiero individuale che, invece, ricercava l’essenzialità minimalista per il raggiungimento della felicità genuina e fine a se stessa.
Se avessi continuato a frequentare tanta gente sarei rimasto legato al pensiero comune di ammirare e volere emulare l’edonismo mettendo in secondo piano ciò che, in realtà, regala la felicità più pura…ossia le cose più semplici.
Distaccarsi dal pensiero collettivo è difficile proprio perché viviamo in un Sistema Sociale che tende ad assorbirci e ci fa sentire in difetto se ce ne discostiamo. Occorre prendere delle decisioni forti con la consapevolezza che il cammino per la felicità non è una strada con un tappeto rosso, pieno di auto lussuose e lastricata di marmo ma è un piccolo sentiero a volte un po’ impervio lungo il quale assaporare gli odori, i colori e i suoni della semplicità.
E’ molto probabile che se la massa pensasse in questo modo, la società sarebbe molto diversa, saremmo molti meno, non ci sarebbe gente ricca di denaro e non avremmo il desiderio di accumulare…Un sistema del genere sarebbe come la peste per i super ricchi e i super potenti di oggi che, però, dormono sonni tranquilli in quanto la massa non ha la capacità intellettuale ed emotiva per cambiare l’attuale situazione.