L'astensionismo al voto ha senso? Censura e "Libertà di Parola" del regime.
La capacità critica è una dote che si sta rarefacendo sempre più. Un po' come l'aria salubre e il cibo non contaminato.
L'ipocrisia mediatica ormai ha raggiunto livelli mai visti. La politica ci riempie di menzogne che addolcisce con la ciliegina dell'etica. Gli atti criminali quali le violazioni dei diritti fondamentali, sono accettati grazie ad essa. "Io ti vieto di uscire di casa perché così salverai il mondo" In questo modo un popolo che ha perso la capacità di pensare in modo critico, accetta silente e per giustificare il suo astensionismo cerebrale, sazia la propria coscienza con le ciliegine etiche che gli sono state fornite e ne ingurgita persino i semi.
Parole e frasi che possano danneggiare i poteri di turno, vengono messi al bando e il popolo che, ormai da decenni, soffre di Alzheimer, dimentica il passato ed è incapace delle più semplici elaborazioni logiche che lo portino a fare dei semplici parallelismi col passato.
Certo, Hitler o Mussolini o Videla (Argentina) o Lenin (URSS) non usavano la ciliegia dell'etica per giustificare i soprusi. Questa è un dono della modernità e del progresso degli studi di psicologia e sociologia che hanno trasformato la percezione dei regimi di fatto in democrazie "sostenibili"!
L'ipocrisia è la prima cosa che un cervello ancora pensante nota. Si parla di inclusione e di trans, fluidi, minoranze e poi si discrimina chi non accetta di fare da cavia per la farmaceutica?
Il punto è che si condanna e si discrimina chiunque non accetti le regole e la narrativa del momento grazie alla quale il governo tiene sotto scacco il popolo.
Il pensiero che non si uniforma va condannato e censurato ma con la ciliegina dell'etica questo modus operandi assume un sapore democratico.
Guai a paragonarci a Mussolini...lui non usava le ciliegine...lui usava l'olio di ricino in quanto la psicologia e la sociologia ancora non erano abbastanza evolute.
Affinché l'ingerenza e la prepotenza della politica sia ancor più profonda si "censurano" anche i vocaboli. Se metto al bando parole come “negro”, “cieco”, “spazzino”, “bidello” e “donna di servizio”, sostituendole con “nero”, “ipovedente”, “operatore ecologico”, “collaboratore scolastico” e “collaboratrice familiare”, diventerò sicuramente più democratico e rispettoso?
Lo spazzino quando raccoglierà la merda si sentirà più vicino a Bill Gates se sarà chiamato "operatore ecologico"? Potrà entrare nei circoli di Golf, affermare sono un operatore ecologico ed essere accolto a braccia aperte?
L'handicappato si sentirà fortunato se sarà chiamato "diversamente abile"? Poco importa se i comuni se ne fregano di adeguare l'urbanistica alle loro esigenze. Cambi la denominazione e risolvi il problema?
Oltretutto la psicologia spiega chiaramente che il complesso di inferiorità proviene da una visione distorta che ci è stata trasmessa dalla famiglia che ha abbracciato ciecamente le costruzioni sociali trasmettendole ai figli e contribuendo alla calcificazione di un sistema sociale che, tra le altre cose, tende costantemente alla discriminazione e alla censura di ciò che non si adegua ad esso.
Invece di cambiare le terminologie dovremmo semplicemente abbattere le costruzioni sociali ma il potere e la manipolazione fanno proprio perno su queste. Pertanto devono rimanere e occorre gettare fumo negli occhi di un popolo incapace di sviluppare un pensiero critico in modo che si crei l'illusione di un cambiamento semplicemente mutando le terminologie usate (ma non la costruzione sociale che resta intatta e che fa perno sulla discriminazione dell'inferiore di turno)
Presto ci saranno le elezioni europee. L'astensionismo ha senso?
In Italia l'astensionismo, in media, coinvolge un 50% della popolazione. Cosa è cambiato? Nulla. Non esiste un partito dell'astensionismo e non esiste una legge che riconosca l'astensionismo come una voce contraria al Sistema.
Per questa ragione astenersi porta semplicemente al perpetrarsi delle ruberie e, peggio, al proseguimento e inasprimento delle procedure di controllo e "coercizione democratica".
Ci sono tanti partiti piccolini con personaggi che esprimono punti di vista molto condivisibili (Francesco Toscano, ad esempio), votando i quali si darebbe davvero un segnale chiaro. Votare un partito non significa fare un voto di fiducia a vita. Significa semplicemente metterlo alla prova e sotto osservazione.
I votanti attivi attuali continuano a "preferire" sempre le stesse facce. Gente che ha fatto solo politica e non ha mai lavorato e contribuito positivamente a uno sviluppo sano della società
Gli astensionisti devono comprendere che non votando continueranno a sostenere l'attuale sistema.
Il Voto On Line ha senso?
Probabilmente SI ed è per questo che c'è tanta opposizione a riguardo. I brogli già sono tanti...il voto online non peggiorerebbe le cose ma spingerebbe la maggior parte degli astensionisti (che lo sonno perché pigri) a votare e questo potrebbe far cambiare gli equilibri e diluire notevolmente il potere della solita destra e sinistra che altro non sono che 2 facce della stessa medaglia. I partiti dei soliti noti ne hanno una gran paura. Almeno fino al momento in cui non avranno un controllo totale anche di un possibile sistema elettorale online.
Ci assicurano che i software delle banche sono efficienti, che la nostra privacy nei database del governo sono super sicuri, che hanno tecnologie in grado di controllare i contribuenti ma per votare ci mandano ancora nelle scuole con dei seggi in legno, con delle matite e la cui gestione costa milioni di euro (di denaro pubblico)!!
Vi rendete conto che qualcosa non torna!
Andate a votare...votate per i partiti del dissenso. Date un segnale VERO perché l'astensionismo serve solo a confermare e mantenere la situazione attuale.